Riccardo De Luca


Riccardo De Luca (il giudice Vincenzo Speciale, il Cocchiere, Re Ferdinando, il marito Pasquale Tria, il vecchio Pulcinella Vincenzo Cammarano)

Riccardo De Luca (1953) si laurea in sociologia del teatro. Mette in scena e recita testi di Ibsen (PEER GYNT), Ghelderode (NOI, CRISTOFORO E IL RE, tratto da ESCURIAL e CRISTOFORO COLOMBO), Di Giacomo (‘O VICO DE SUSPIRE dai racconti), Vian (GENERALI A MERENDA), Pinter (UNA SPECIE DI ALASKA, NOTTE, STAZIONE VITTORIA), Buzzati (SCONFINI dai racconti), Bulgakov (DON CHISCIOTTE), Shakespeare (SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE), Pirandello e Eduardo (ANIME DANNATE da FILUMENA MARTURANO e L’ALTRO FIGLIO), Lorca (SINGHIOZZI D’ACQUA da JERMA, Tennessee Williams (LUNE E MADONNE da I BLUES) , Voltaire (CANDIDO), Santanelli (L’ABERRAZIONE DELLE STELLE FISSE), Ĉechov (IL GABBIANO, LE NOZZE, L’ORSO, LA CORISTA).Leggi tutto


Annalisa Renzulli


Annalisa Renzulli (Eleonora Pimentel Fonseca)

Si diploma alla Scuola di recitazione “Experimenta”, diretta da Riccardo De Luca. Ha un diploma di danza classica e contemporanea. Fa studi privati di canto e tango argentino. Workshop di recitazione con Beatrice Bracco, Danio Manfredini, Massimiliano Civica, Giancarlo Sepe, Danilo Nigrelli, Anton Milenin, Giorgio Capitani, Ruggero Cappuccio, Dominique De Fazio, Roberto Herlitzka, Roberto Graziosi. Cominciando dalle più recenti le sue esperienze lavorative sono in teatro I CANI E I LUPI di Irène Némirovski, protagonista, con la regia di P. Coletta; ELEONORA PIMENTEL FONSECA, CON CIVICA ESPANSIONE DI CUORE, protagonista, con la regia di R. De Luca, con cui vince il Premio Lènor, conferito dall’Associazione Kinetès – arte cultura impresa – e Università di Benevento. MADRE DI PIETÀ regia R. De Luca, per il Napoli Teatro Festival 2016 (co-protagonista), con Mimmo Calopresti; co-protagonista in FEMMINOCENTRICO, regia R. De Luca, con I. Villa; attrice in LA BOHÈME, regia di F. Saponaro, Teatro San Carlo, Napoli; TURANDOT  con la regia di R. De Simone, Teatro San Carlo di Napoli; TOTÒ DENTRO poetic music-hall sull’anima più segreta di Antonio de Curtis, regia di R. De Luca, co-protagnista nel ruolo di Liliana Castagnola); MEDEA da Euripide (monologo), Festival Internazionale Maria Callas, Teatro Filarmonico di Verona; TRIANON di Enzo Moscato, regia di G. Di Luca, co-protagonista; PRELUDIO ALLA TRAGEDIA DI RE RICCARDO III, da W. Shakespeare, regia di R. De Luca, (nel ruolo di Lady Anna), con Roberto Azzurro; Leggi tutto


Gino Grossi


Gino Grossi (Voltaire – Don Clemente de Fonseca – Inquisitore Guidobaldi – Padre Alessandro de Forti)

Gino Grossi inizia a far teatro nei primi anni settanta, poi l’incontro con il regista Riccardo De Luca, che ha un ruolo fondamentale nella sua formazione; con lui lavora come attore in GENERALI A MERENDA di Boris Vian, nel PEER GYNT di Henrik Ibsen, in AMOR CONDUSSE NOI di Riccardo De Luca, ‘O VICO DE’ SUSPIRE di Salvatore Di Giacomo, in UNA SPECIE DI ALASKA, NOTTE, STAZIONE VITTORIA di Harold Pinter, nel DON CHISCIOTTE di Bulgakov e in LUNE E MADONNE dai BLUES di Tennesse Williams. Per un periodo fa compagnia con il regista e attore Peppe Celentano e, cimentandomi anche come regista, mette in scena testi di Tardieu, Vian, Wilcock, Benni, Courteline ed altri. Nel 1995 Enzo Moscato lo chiama a far parte, stabilmente, della sua compagnia come attore. Con Moscato recita in CO’ STELLAZIONI; RECIDIVA; LINGUA, CARNE, SOFFIO; TEATRI DEL MARE; SULL’ORDINE E IL DISORDINE DELL’EX MACELLO PUBBLICO;Leggi tutto


Francesca Rondinella


Francesca Rondinella (Maria Carolina d’Austria – Filumena la capera – Masto Donato il boia)

Cantante, attrice, conduttrice debutta a dieci anni come da tradizione delle famiglie d’arte.Prosegue la carriera dedicandosi alla musica napoletana, dal classico al contemporaneo. Le sue esibizioni, apprezzate in ambiti nazionali ed internazionali, hanno ottenuto consensi e riscontri di critica e pubblico. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, ha sempre svolto un lavoro di ricerca in ambito teatrale e letterario, ideando eventi culturali, recital e spettacoli. È impegnata nell’insegnamento e nella diffusione conservativa della tradizione letteraria, poetica e musicale napoletana,  con progetti didattici e spettacolari destinati alle nuove generazioni.  In concerto con la sorella Amelia dal 2000 il duo “LeRondinella” è stato e viene scelto in festival e rassegne nazionali; Nel 2013 porta a Pechino da solista il concerto LA TERRA CHE CANTA con il M° Fabrizio Soprano concertista di grande sensibilità e talento; Nel 2014 un nuovo importante incontro con il polistrumentista Giosi Cincotti approdando ad originali progetti artistici.Leggi tutto


Salvatore Veneruso


Salvatore Veneruso (Vincenzo Sanges, Gennaro Serra di Cassano)

Laureatosi in Lettere Moderne con una tesi in Letteratura Teatrale Italiana, coltiva la passione per il teatro fin dall’adolescenza. Si forma come attore dapprima con presso il laboratorio EXPERIMENTA diretto da Riccardo De Luca, per poi approfondire lo studio del Mimo Corporeo presso l’ICRA diretto da Michele Monetta e Lina Salvatore – formazione in costante aggiornamento grazie ai numerosi stage e laboratori cui prende parte in Italia e all’estero. Collabora con diverse realtà teatrali – Experimenta con SPEGNI LA LUCE CHE IL CIELO C’È e PRELUDIO ALLA TRAGEDIA DI RICCARDO III, Compagnia degli Sbuffi (teatro ragazzi e di figura) con RICICLANDO… NDO’, Teatro di Legno con LA NAVE DEI FOLLI e LA PAROLA MADRE, Nostos Teatro con ASS’ ‘E MARZO, Centro Teatrale Umbro, Stati Teatrali con ELEONORA PIMENTEL FONSECA, CON CIVICA ESPANSIONE DI CUORE, Leggi tutto


Lucrezia Delli Veneri


Lucrezia Delli Veneri (Emma Hamilton – La cuffiara – Caterina figlia di Pascuale Tria)

Inizia lo studio della danza a soli 3 anni nella Dance School Academy di Veronika Krasnohorska, con la quale solca giovanissima la scena internazionale, aggiudicandosi il primo premio al concorso Praga’99.
Nel 2001 è ammessa alla scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli dove, allo studio della danza classica, affianca quello della danza di carattere, della storia della danza e del solfeggio.
Nel 2010 consegue il diploma in danza classica ed è protagonista de LA BAYADERE al Teatro Comunale di Benevento, accompagnata da Alessandro Macario, primo ballerino del Teatro San Carlo.
Nello stesso anno vince una borsa di studio per il progetto professionale DAF- Dance Arts Faculty di Roma, diretto da Mauro Astolfi, dove si perfeziona e diploma in danza contemporanea e arti performative.
Dal 2012 è membro stabile della compagnia Balletto di Benevento, con cui prende parte a balletti di repertorio e a produzioni originali, spesso contaminate da elementi di contemporaneo, neoclassico, tango o danze popolari. Nel 2014 debutta come coreografa nella produzione DR. JAZZ W/ MR&MRS SWING, di cui è anche interprete. Nel 2015 ottiene il ruolo de la sigaraia ne LA CARMEN, di e con Josè Perez, al Teatro Romano di Benevento ed è  poi maitre de ballet e assistente di sala prove nella successiva replica al Teatro delle Rose di Sorrento.Leggi tutto


Marianna Barba


Marianna Barba (Femmena dei dodici figli – Giacobina – Popolana insurgente)

Inizia come allieva alla Scuola di recitazione e dizione Experimenta dove si segnala in diversi saggi-spettacoli come I AM NOT WHAT I AM tratta da varie opere di William Shakespeare in ruoli come Otello dall’OTELLO e Robin da FALSTAFF; PEER GYNT di Ibsen con il ruolo de La regina dei troll; l’Erinni in ORESTEA di Eschilo. Debutta da professionista con ELEONORA PIMENTEL FONSECA, CON CIVICA ESPANSIONE DI CUORE.Leggi tutto


Dario Barbato


Dario Barbato (il Duca Marullo, il giovane Pulcinella Peppe Cammarano, un Giacobino, un Popoloano insurgente)

Recita e canta in IL TRIONFO DEL VARIETÀ, Spettacolo musicale in due atti composto da poesie e canzoni di Farfariello, Armando Gill, Eugene Ionesco, Nicola Maldacea,  Filippo Tommaso Marinetti, Edoardo Nicolardi, Ettore Petrolini, Gioacchino Rossini, Trilussa, Raffaele Viviani) con la regia di Ernesto Lama. Recita in “ELEONORA PIMENTEL FONSECA CON CIVICA ESPANSIONE DI CUORE” scritto, diretto ed interpretato da Riccardo De Luca con momenti estratti da varie opere riguardanti Eleonora Pimentel Fonseca per la regia di Riccardo De Luca. Attore in “INDIVISIBILI” (Film scritto da Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis su soggetto di Nicola Guaglianone con la regia di Edoardo De Angelis. L’ULTIMO SCUGNIZZO, commedia in tre atti di Raffaele Viviani, regia di Giorgio Gori. PER AMOR VOSTRO”, film scritto da Giuseppe Gaudino, Isabella Sandri e Lina Sarti. Regia: Giuseppe Gaudino.VIVI, Leggi tutto


ELEONORA PIMENTEL FONSECA, CON CIVICA ESPANSIONE DI CUORE


Il progetto

Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, del Consolato portoghese, del Nuovo Monitore Napoletano, dell’Associazione Eleonora Pimentel Lopez de Leon, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Napoli, del Comitato Unitario delle Professioni di Napoli e Campania, dell’Associazione Kinetès, di Café Philo, di Produzioni dal basso.

Una prima edizione dello spettacolo andò in scena nel 1999 in occasione del bicentenario della Repubblica napoletana presso palazzo Marigliano in seguito al Patto d’Intesa stipulato tra il Soprintendente Giulio Raimondi, il Presidente FAI Campania Maria Rosaria de Divitiis, la scrittrice e autrice Maria Antonietta Macciocchi e la filosofa Esther Basile.

La drammaturgia è frutto di una lunga ricerca sulla figura di Eleonora condotta non solo sui grandi romanzi di cui è protagonista, ma anche sui documenti storici che la riguardano, dalle pagine del Monitore Napoletano da lei stessa diretto al manoscritto del processo di separazione.

Documenti storici che è stato possibile visionare anche grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici, dell’Archivio di Stato e dell’Associazione Eleonora Pimentel Lopez de Leon.

L’adattamento teatrale del regista e autore De Luca mescola i momenti drammatici necessariamente a quelli grotteschi, specchio di quella Napoli lazzara, sporca, feroce, quasi bestiale che è negli animi e negli occhi del popolo ma anche dei suoi stessi regnanti come quel re Ferdinando che la Storia ha significativamente ribattezzato il re “lazzarone”.

La verità si consuma interamente nel tragico contrasto tra queste due dimensioni in cui si innalza la sensibile, cosciente, rivoluzionaria Eleonora Pimentel Fonseca, in un ritratto che la vuole donna oltre che mente illuminata. Ritratto che tenta di restituirci i suoi pensieri, i suoi sorrisi o le sue lacrime di donna appunto, di moglie, di madre negata insieme alla capacità di elaborare una strategia politica nazionale che qualcuno ha definito la più completa mai formulata, concentrata in quell’idea così “semplice” di rifondare la democrazia nel rispetto del popolo.

Una drammaturgia che lavora sul linguaggio e a quella lingua del napoletano antico affida la voce di Eleonora nelle sue battute finali, in cui non c’è più spazio per la distanza tra lei e il popolo e la sua stessa vita, di lì a poco consegnata all’eternità, è tutta espressa nei suoni della terra che l’ha accolta all’età di 8 anni.

Comico e drammatico si inseguono in uno spettacolo che ha la sua cifra stilistica anzitutto nella interdisciplinarità, in cui la prosa si mescola alla danza, e ancora al canto, e alla musica che sa diventare anche provocatoriamente pop se necessario purché, in ultimo, si consegni dirompente la carica emotiva dei fatti accaduti a Napoli in quella stagione rivoluzionaria.

Lo spettacolo è andato per la prima volta in scena presso la Sala del Capitolo del Complesso di San Domenico Maggiore in Napoli. Da allora è stato un rincorrersi di repliche straordinarie.

Non siamo mai riusciti a ospitare tutto il pubblico che desiderava vedere il nostro spettacolo per quanto la pièce sia ormai andata in scena per più repliche in diverse location, dalla sopra citata Sala del Capitolo, al Salone degli Specchi dell’Istituto Italiano degli Studi Filosofici al Teatro De Simone di Benevento, alla Terrazza Belvedere del Museo Correale di Terranova di Sorrento, al Cortile del Maschio Angioino di Napoli.

Applausi prolungati e commossi e standing ovation hanno premiato il nostro lavoro richiamando sempre più pubblico e l’attenzione crescente delle istituzioni fino alla presenza in ultimo anche del nostro Sindaco, Luigi De Magistris.

Un successo non solo di pubblico ma anche di critica, attese le recensioni e gli spazi che da gennaio a oggi lo spettacolo si è guadagnato sulla carta stampata, in tv e sul web.

Stati Teatrali

Note di drammaturgia e regia

Di uno spettacolo tratto dalla narrativa, come da un’opera drammaturgica, o semplicemente da una storia o addirittura dalla Storia, cosa si deve fare per esserne fedeli, conservarne lo spirito, non tradirlo? A riguardo dei film tratti dai suoi romanzi Moravia una volta disse: “Io non voglio fedeltà, voglio originalità.”

Frutto della trascrizione scenica di romanzi – “Cara Eleonora” di Maria Antonietta Macciocchi, “Il resto di niente” di Enzo Striano di entrambi buone parti “tradotte” in napoletano settecentesco – e documenti storici tra cui “Il Monitore Napolitano” e il “Manoscritto del processo di separazione”, come si è ben capito questo spettacolo narra dei fatti napoletani del 1799 con al cuore la meravigliosa figura di Eleonora Pimentel Fonseca, tuttavia cercando di rivivere quei drammatici avvenimenti con un approccio di spettacolarità che tocca generi diversificati: drammatici, comici, coreografici e musicali.

Napoli tardo settecentesca, ricca di umori e fremiti libertari, è teatro dell’unica rivoluzione mai attuata in Italia e consumata con il crollo della generosa Repubblica Napoletana. Eleonora giacobino appassionato, “rea di stato”, martire politico.

Eleonora intellettuale, fondatrice del “Monitore” della Repubblica, ma anche Eleonora moglie sofferta, madre negata, rievocata dunque non solo come simbolo di un’epoca e di un ideale, ma anche nel suo essere donna. E quindi “uomo”.

La nascita di una grande coscienza, quella di Eleonora Pimentel Fonseca, assieme alla nascita della Repubblica Napoletana, fonti e progetti di una coscienza collettiva civica che sarebbe oggi semplicemente rivoluzionaria per una collettività che non la possiede ancora: quella napoletana, quella italiana, quella europea.

Stroncati ieri come oggi dall’egoismo, dal reazionarismo, dal banditismo, dal fondamentalismo, capitalistico e religioso. Una coscienza civile, politica, sociale che possedevano Eleonora e i suoi compagni cittadini della Repubblica partenopea.

Che sarebbe ora con urgenza ci corressimo dietro come loro corsero perdendoci la vita. Con il cuore. Con civismo. Con civica espansione di cuore.

Riccardo De Luca


Eleonora